Sul libro: 2019 / La monografia, sulla base di autentici documenti dell'ego, ricostruisce il mondo della vita del giornalista di partito Mikhail Danilkin, che apparteneva alla prima generazione del popolo sovietico. Vengono ricreate la sua genealogia, le immagini della realtà del dopoguerra, le idee sul sovietico e sull'antisovietico e le minacce al socialismo dall'interno. La struttura portante della sua immagine del mondo era la figura di Stalin. Particolare attenzione è prestata alle pratiche politicamente orientate di Mikhail Danilkin, a seguito delle quali nel marzo 1953 fu condannato ai sensi dell'art. 58 comma 10 del codice penale della RSFSR (agitazione e propaganda controrivoluzionaria). Gli autori partono dal fatto che le opinioni e le azioni di Mikhail Danilkin, nonostante la loro individualità, erano fondamentalmente rilevanti per la mentalità dei membri del partito che lavoravano nel sistema agitprop. Per insegnanti e studenti delle facoltà umanistiche, così come per tutti coloro che sono interessati alla vita delle persone dell'era stalinista.