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MediaDB / «Autobiografia" Jeanne Guyon: scarica fb2, leggi online
Informazioni sul libro: 2003 / Madame Guyon (1648–1717) visse una vita straordinaria. Oggi, quando la prosperità è spesso considerata un indicatore di una vita devota, probabilmente sarebbe considerata una grande peccatrice. Ha sofferto per quasi tutta la sua vita. La maggior parte dei suoi contemporanei non l'accettarono e la Chiesa cattolica, nel cui seno lei certamente si considerava, le dichiarò una guerra crudele. E allo stesso tempo, ha imparato ad essere assolutamente felice, Jeanne Guyon era molto in anticipo sui tempi. Molti dei suoi pensieri sono freschi e attuali anche oggi, soprattutto per coloro che non si accontentano del cristianesimo “tiepido”. Visse come esempio di vita cristiana impeccabile, in un tempo in cui la Chiesa aveva perso il vero significato della parola “preghiera”, quando nessuno insegnava l’autorità che i credenti hanno in Gesù, quando la gente perdeva fiducia nella Chiesa. ogni giorno, e di conseguenza e a Dio. Tutte le accuse contro di lei si sono rivelate false. Tuttavia, non le importava particolarmente delle opinioni delle persone. Per tutta la vita cercò la comunicazione più stretta possibile con Dio e capì perfettamente che questo processo era senza fine. Basandosi sulla sua profonda esperienza spirituale, consigliava alle persone dolorosamente alle prese con le difficoltà della vita: “O anime sfortunate, che vi esaurite in una lotta inutile. Se solo cercaste Dio nei vostri cuori, molto presto tutti i vostri problemi finirebbero”. “Qualcuno una volta disse che solo due persone mostravano veramente la vita interiore di Cristo, erano l'apostolo Paolo e Madame Jeanne Guyon. John Wesley disse di lei: "Potremmo cercare per molti secoli prima di trovare un'altra donna che sia un esempio di vera santità". Un'altra persona ha scritto che Madame Guyon è stata perseguitata dalla sua chiesa, "... perché amava troppo Cristo." "Il libro dei martiri o la storia della persecuzione dei cristiani" John Foxe. «Tu, o mio Dio, aumenta il mio amore e la mia pazienza in proporzione alle mie sofferenze... Tutta la nostra felicità, spirituale, temporanea o eterna, sta nel consacrarci a Dio, permettendogli di operare in noi e con noi tutto ciò che Egli desideri»