Informazioni sul libro: 2005 / Questo libro sciocca sia gli atlantisti che gli antiamericani perché combatte contro le versioni volgari della loro ideologia. Dopo il crollo dell’URSS si è verificato un cambiamento qualitativo nella natura del tradizionale imperialismo americano; scelse la via della sfrenatezza suicida, ponendosi come obiettivo la conquista del dominio del mondo e immaginandosi come un nuovo Impero Romano. L’autore si chiede cosa sta alla base di questa vana follia: l’ideologia dei “neoconservatori”, gli interessi finanziari del complesso militare-industriale e dei politici petroliferi, l’aggressività della lobby israeliana, il nazionalismo estremo o qualcos’altro? Il pericolo mortale, sostiene, non viene tanto dall’America, il cui potere è enormemente esagerato, ma da coloro che consentono e stimolano l’afflusso di gruppi etnici stranieri in Europa. Basandosi sul suo concetto di “Eurosiberia” (l'autore usa questo termine per evitare confusione con “Eurasiatismo”), G. Fay dimostra la necessità di un'unione tra Europa e Russia. Propone l'idea del Nord, cioè l’unificazione di tutti i popoli di origine europea che vivono sul pianeta, compresi russi e bianchi americani, in una prospettiva etnopolitica piuttosto che geopolitica