Sul libro: 2001 / Il racconto “Palomar” (1983), uno dei più complessi dell'opera dello scrittore “C'è un'ondata sul mare,. una debole risacca colpisce la riva sabbiosa. Il signor Palomar si alza e guarda l'onda. È impossibile dire che sia assorto nella contemplazione delle onde. Non è assorbito, perché è ben consapevole di quello che sta facendo: vuole guardare l'onda - e lo fa. Non contempla, perché ciò richiede un temperamento speciale, uno stato d'animo interno, una confluenza di circostanze esterne, e sebbene in linea di principio non sia affatto contrario alla contemplazione, in questo caso nessuna delle tre condizioni è soddisfatta. E infine, non vuole guardare le onde, ma solo una: diffidando delle sensazioni vaghe, Palomar, qualunque cosa faccia, è abituato a definire per sé un oggetto specifico e limitato....»