Informazioni sul libro: anno / "Con una matita in mano, mi sono seduto nel cimitero orientale di Arzurum, disegnando una bellissima lapide a forma di una cappella. Il sole autunnale stava tramontando dietro le lontane montagne del Lazistan. Le mura frastagliate della città, che salivano a gradini sulla montagna, si stagliavano luminose nella luce, e sopra di essa, in alto, un castello appariva come una guardia formidabile, e sopra il castello scintillavano i cannoni russi, l'Aquila russa sventolava la sua ali…»