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MediaDB / «Il mondo davanti a noi: un nuovo sguardo alle origini dell'uomo" Tom Higham: scarica fb2, leggi online
Informazioni sul libro: 2024 / "...probabilmente non ero l'unico a chiedersi se uno dei miei conoscenti o persone a caso che ho incontrato potrebbero essere un po’ più Neanderthal di chiunque altro”, scherza il professore di archeologia di Oxford Tom Higham nel suo libro. E poi fornisce prove scientifiche convincenti che ciò è effettivamente possibile. Negli ultimi vent'anni, la conoscenza sull'evoluzione del nostro genere Homo ha subito cambiamenti impressionanti. Le ricerche hanno dimostrato con certezza che 50.000 anni fa la Terra era un quadro primordiale e denso di complessità. Per prendere in prestito un'immagine da J. R. R. Tolkien, il nostro pianeta somigliava alla Terra di Mezzo nella varietà delle forme della razza umana. In diverse parti del mondo si potevano trovare cinque o sei, se non di più, diverse specie di uomini di Neanderthal, Denisoviani, Luzon e persino "hobbit": che traccia hanno lasciato in ciascuno di noi? Come sono legati a noi e gli uni agli altri? Che contatti potrebbero esserci tra loro? L'autore illustra le risposte a queste domande con mappe di siti archeologici, fotografie di reperti e storie sorprendenti, come la trama di un ibrido genetico di due diverse specie di persone. Higham è stato direttamente coinvolto nello studio di questa ragazza, nata 90.000 anni fa da madre di Neanderthal e padre di Denisova. L'archeologia moderna permette di ottenere informazioni anche da minuscoli pezzi di materiale, di ricostruire quasi la sua biografia dai resti frammentari di una persona. E letteralmente una scoperta può cambiare radicalmente le nostre idee su ciò che è accaduto in passato, quindi il lettore sarà particolarmente interessato a sapere cosa è cambiato nella genetica e nell'archeologia negli ultimi anni e come sono state fatte le scoperte scientifiche rivoluzionarie Quando nel 2016, una delle gruppi che stavano scavando la sala centrale, ho trovato lì un ago d'osso completamente intatto lungo 7,5 cm, ero proprio lì vicino e l'ho visto con i miei occhi. È impossibile trasmettere quali sensazioni si provano quando si prende in mano un oggetto appena tirato fuori dalla terra, realizzato 35.000–40.000 anni fa, così bello ed elegante. Spesso immagino il tempo trascorso dall'ultima volta che una persona del lontano passato lo ha tenuto tra le mani, come una serie di generazioni che ci separano. Si ritiene che le generazioni cambino ogni 21-23 anni, il che significa che da allora sono nate, vissute e morte più di 1.700 generazioni. Penso alle persone che hanno realizzato questi oggetti, ai loro figli, genitori e nonni, a come era strutturata la loro vita quotidiana. Per chi: Per coloro che vogliono saperne di più sui loro lontani antenati, sulla loro diversità e sulla storia della loro scoperta.